San Frediano di Lucca

Miracolo di San Frediano - Cappella Aspertini

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Il 18 Marzo si festeggia San Frediano di Lucca, un Santo con una storia molto particolare.
Frediano infatti è un irlandese nato nel VI (6°) secolo e arrivato come eremita sui Monti Pisani. Dopo la morte del Vescovo Ossequenzio molti lucchesi chiesero a Frediano di diventare il successore e lui scese dai Monti Pisani e divenne probabilmente il 19° Vescovo di Lucca.

Come Vescovo di Lucca San Frediano fondò molte Pievi tra cui è sicuramente importante ricordare la Chiesa di S.Vincenzo (e non dei Santi Leviti come spesso viene detto) che divenne poi la Basilica di S.Frediano.
Non solo S.Vincenzo però, tra le Chiese fondate ci sono anche la Chiesa di S.Giovanni e la Chiesa di S.Martino.

Il Miracolo di San Frediano

Il Miracolo più famoso di San Frediano è sicuramente quello di aver deviato le acque del Serchio.
A dire il vero si può dire che San Frediano ha proprio creato il Serchio. Lucca infatti nasce come zona paludosa (probabilmente il nome deriva da LUK che per i liguri significava appunto zona paludosa) e spesso inondata dalle acque del fiume Auser.
L’Auser aveva due rami, il principale e quello minore (l’Auserculus), Frediano deviò le acque del fiume e convogliò quelle del ramo principale nel ramo minore.
L’Auserculus successivamente diventò il Serchio.

Il miracolo spesso è considerato un vero e proprio “miracolo ingegneristico” dovuto alle conoscenze idrauliche di Frediano autore forse di un miracolo simile in patria.

La storia di San Frediano

Ci sono molti forse nella storia e nella biografia di San Frediano.
Non si sa l’anno in cui nacque (anche se viene datato all’inizio del VI secolo), non si sa con precisione l’anno in cui divenne vescovo di Lucca ma si sa il giorno della morte : 18 Marzo 588.

Un’altra cosa che non sappiamo con certezza è se il suo vero nome fosse Frediano.
Frediano infatti è un nome comune nella zona di Lucca ma altrettanto non si può dire dell’Irlanda. Si presume che Frediano sia il nome dato dai Lucchesi ad un Finnian, ma anche sul nome originale non c’è certezza.

I simboli di San Frediano

San Frediano è rappresentato vestito da Vescovo e con un rastrello in mano. Il rastrello ricorda il miracolo del Serchio.
Nella Cappella della Croce c’è un affresco del pittore bolognese Amico Aspertini che ritrare il miracolo di San Frediano e si può vedere il Santo che con il rastrello traccia il nuovo corso del fiume.

Miracolo di San Frediano - Cappella Aspertini
Il Miracolo di San Frediano nella cappella della Croce nella Basilica di S.Frediano. Opera di Amico Aspertini.

I resti di San Frediano

I resti di San Frediano furono trovati nell’attuale Basilica di San Frediano e il luogo esatto è ricordato con una croce sul pavimento. Le ossa di Frediano rimasero per diverso tempo in 3 urne di vetro fino al 1652 quando Gerolamo Cremona fu incaricato di ricongiungere le ossa e riformare il corpo.
Quando l’opera dell’anatomista fu conclusa, i resti del Santo furono portati in processione per le vie di Lucca e poi posti sotto l’altare maggiore della Basilica a lui intitolata.
Processione che si è ripetuta 300 anni dopo, nel 1952 quando l’urna con il corpo del Santo tornò per le vie lucchesi.
Adesso i resti sono conservati nella Basilica e sono visibili il 18 Marzo, il 1° Novembre (il giorno dei Santi) e il 18 Novembre (giorno in cui a Lucca si festeggia nuovamente San Frediano ricordando la traslazione del corpo).

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Il punto in cui sono stati trovati i resti di San Frediano
Il punto in cui sono stati trovati i resti di San Frediano

Nella Basilica di San Frediano oltre ai resti del santo irlandese è possibile osservare il corpo incorrotto di Santa Zita, la Santa lucchese nata nel 1218 e morta nel 1278.

Basilica San Frediano

La Chiesa Originale del VI Secolo

Secondo la tradizione fu lo stesso vescovo Frediano a fondare nel VI secolo la primitiva chiesa che sorgeva in questo luogo, dedicandola a S.Vincenzo. Essa assunse il titolo di S. Frediano quando, nell’VIII secolo, i resti del Santo vescovo furono riposti nella sua cripta. La Chiesa sorgeva poco fuori la cinta delle mura romane, in prossimità della porta Nord e aveva, secondo l’uso generale, la facciata volta a Occidente. In antiche memorie è chiamata “Basilica Langobardorum” e i documenti rimasti confermano l’importanza che ebbe nel periodo longobardo.

La ricostruzione del XII secolo

Nella prima metà del XII secolo S.Frediano, come quasi tutte le chiese lucchesi, fu interamente ricostruita ed ebbe per ragioni urbanistiche, orientamento opposto a quello dell’edificio precedente. Nei primi decenni del secolo successivo si procedette a un generale rialzamento della fabbrica (circa 3,30m) che comportò il parziale rifacimento dell’abside e la sopraelevazione della facciata (con l’aggiunta del mosaico).
Vi furono poi, con l’annessione di edifici adiacenti e l’apertura di nuove cappelle nelle fiancate, ampliamenti frammentari che si protrassero fino al XVI secolo.

La Basilica di San Frediano fu consacrata da Papa Eugenio III nel 1147.

Il fonte battesimale della Basilica di San Frediano a Lucca

Uno dei monumenti più conosciuti di Lucca è sicuramente il fonte battesimale di San Frediano. C’è da dire che molto probabilmente non è un fonte battesimale ma una fonte lustrale, una fontana.
La fontana originariamente doveva essere collocata all’esterno della Basilica.
In seguito per molto tempo solo la vasca era all’interno della Basilica e al posto della tazza era stata messa la statua di San Giovanni Battista che adesso si trova sulla parete della controfacciata.

Il Fonte Battesimale prima del ritrovamento della parte superiore
Il Fonte Battesimale prima del ritrovamento della parte superiore

Gli autori della fonte sono considerati 3: Maestro Roberto (la cui firma è sulla vasca “Me fecit Robertus”, Maestro delle Storie di Mosè, Maestro dei mesi e degli Apostoli.

Nella parte bassa della fonte sono rappresentate le storie della vita di Mosè nella tazza e nel coperchio sono invece rappresentati i mesi e gli Apostoli.
Tra le storie di Mosè ed in particolare nella parte che parla della fuga dall’Egitto c’è uno dei grandi misteri lucchesi: Un cavaliere ha le gambe che guardano dal lato opposto rispetto al resto del corpo. E’ improbabile che si tratti di un errore ma lo approfondiremo in un altro articolo.

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