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Santa Zita 2025: programma, mercatino dei fiori e processione
Lucca si veste di fiori dal 24 al 28 aprile 2025 per onorare Santa Zita, patrona della città e protettrice di domestiche, panettieri e… fiorai. Un tripudio di azalee, profumi di erbe aromatiche, antiche campane che suonano a festa e una processione secolare nel cuore del centro storico: un appuntamento imperdibile tanto per i lucchesi quanto per i viaggiatori in cerca di tradizioni autentiche.
Programma 2025 in sintesi
Data | Ora | Evento | Luogo |
---|---|---|---|
24 apr | 18:00 | Traslazione dell’urna con il corpo della Santa | Basilica di San Frediano |
23-27 apr | 10:00‑19:00 | Mercato dei Fiori “Giardini di Santa Zita” | Piazza Anfiteatro |
27 apr | 18:00 | Messa solenne presieduta dall’Arcivescovo | Basilica di San Frediano |
Il Mercato dei Fiori ‑ “Giardini di Santa Zita”
Dal 23 al 27 aprile Piazza Anfiteatro si trasforma in un grande giardino a cielo aperto: oltre 40 vivaisti espongono azalee, camelie, bonsai, piante aromatiche e composizioni creative dedicate alla Santa. Quest’anno il percorso floreale si estende in 8 piazze del centro, tra cui Piazza Scarpellini, Piazza Antelminelli e Via Fillungo, creando una vera “caccia ai colori” per grandi e piccini.
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Venerdì 25 Aprile ore 9:30 S.Messa
Venerdì 25 Aprile ore 18:00 S.Messa presieduta da don Alessandro Gianni, pievano di Monsagrati con la partecipazione della Comunità parrocchiale Val Freddana Nord. Coro: Comunità Parrocchiale Valfreddana Nord
Sabato 26 Aprile ore 9:30 S.Messa
Sabato 26 Aprile ore 17:30 S.Messa
Domenica 27 Aprile ore 9:30 S.Messa
Domenica 27 Aprile ore 11:00 S.Messa
Domenica 27 Aprile ore 18:00 S.Messa solenne presieduta dall’Arcivesco mons. Paolo Giulietti. Coro: Polifonica Lucchese “M° Egisto Matteucci“
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Conclusione
Tra profumi di primavera, arte sacra e tradizione popolare, la Festa di Santa Zita è l’occasione perfetta per scoprire un volto autentico di Lucca. Prepara la fotocamera e lasciati guidare dai colori: ci vediamo fra i banchi di fiori!
Una delle Sante più conosciute e venerate di Lucca è sicuramente Santa Zita.
La santa visse nel 13° secolo e il suo corpo incorrotto è conservato nella Basilica di San Frediano.
La Storia di Santa Zita
Zita Lombardo nacque nel 1218 a Monsagrati, una piccola pieve tra le colline lucchesi da Giovanni chiamato “Il Lombardo” perchè forestiero, in quanto proveniente da un paesino vicino a Pontremoli.
Giovanni sposò una donna locale chiamata Buonissima per il suo carattere e i 2 ebbero due figlie: Margherita e Zita. Il fratello di Buonissima era Graziano, venerato come Santo e rappresentato spesso con il suo aiutante lupo.
Zita crebbe in una famiglia umile e lavoratrice, dalla quale ricevette numerosi buoni esempi. All’età di 12 anni il desiderio di aiutare maggiormente la famiglia si tramutò nella richiesta al padre Giovanni di poter andare a servire qualche famiglia. Dopo aver convinto il padre, la figlia andò a lavorare presso una famiglia di mercanti a Lucca: la famiglia Fatinelli.
La casa Fatinelli divenne una seconda casa per la giovane Zita. La figura di Zita così giovane e così ubbidiente non fu presa molto bene inizialmente nè dalle giovani di casa Fatinelli nè dalle altre domestiche che inizialmente provarono a metterla in cattiva luce.
Zita però continuava il suo lavoro con serenità, qualità molto apprezzata dalla famiglia Fatinelli che sviluppò un rapporto di affetto con la giovane.
Tra i pericoli della città per la giovane Zita c’erano anche i comportamenti offensivi da parte di alcuni uomini che gravitavano intorno alla famiglia Fatinelli.
I Miracoli di Santa Zita
La giovane Zita trascorreva la sua vita tra la casa Fatinelli e la Chiesa di San Frediano, dove si recava a pregare tutte le volte che poteva.
Nelle sue preghiere non aveva mai preoccupazioni per se stessa, ma per la miseria che era molto presente in città e di cui si crucciava molto.
Come una volta in cui immersa nelle preghiere si dimenticò anche dei suoi doveri domestici. Era il giorno in cui doveva fare il pane ma fece tardi in Chiesa. Al suo ritorno nella madia al posto delle farine c’era però il pane già pronto. Nessuno degli altri domestici sapeva niente. Il suo Angelo Custode l’aveva protetta. L’avrebbe protetta più volte nella sua vita.
Il Miracolo del Pane, delle Rose e dei fiori
Zita stava portando del pane avanzato ai poveri della città, nascosto nelle sue vesti annodate in vita.
Scendendo le scale il padrone con fare minaccioso le chiese cosa avesse nelle vesti e lei sciogliendosi il grembiule rispose “Rose e fiori per lei, signore”. Dal grembiule uscirono rose e fiori profumati.
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